Le seguenti opere fanno parte di un sistema di specchi, non ancora completato, dedicato a Lorenzo Ostuni e che si ispira liberamente ad una sua preghiera intitolata “Vieni nel Mio Cuore”. La preghiera è costituita da 33 versi ad ognuno dei quali corrisponde uno specchio.

Incisione su specchio
60cm di diametro

Dio con Le Sue Mani è Artefice della Creazione."Vieni nel Mio Cuore e Doneremo Insieme La Creazione."

Dio, che E’ Madre e Padre. Maschile e Femminile, Yin e Yang. la mano maschile in alto, la mano femminile in basso.
Da un Uovo nacque il tutto.
Attraverso la Luce.

Il Mito dell’Uovo Cosmico. In tutti e cinque i continenti si ritrovano miti della creazione che attribuiscono all’Uovo Cosmico l’origine del mondo. Uovo Cosmico : simbolo del mito cosmogonico della creazione dell’universo.

 

La Vita. "Vieni nel Mio Cuore e Riceveremo Insieme La Vita."

Siamo un tutt’Uno con l’intero Universo.

Il Cuore di un feto, involucro terreno di una nuova Anima in arrivo, batte all’unisono con l’orologio senza tempo del Cosmo.

Tutto nasce, tutto muore. E rinasce ancora..

Incisione su specchio
60cm di diametro

 

Incisione su specchio
60cm di diametro

Antro della Sibilla Cumana. "Vieni nel Mio Cuore e Soffieremo Insieme La Comunicazione."

L’Antro fu uno dei santuari più venerati dell’antichità. Galleria artificiale di epoca greco-romana realizzata secondo più fonti tra il X e il IV sec. a.C. e situata nella città di Cuma (NA) nei pressi del Lago d’Averno. Quest’Antro viene identificato come il luogo all’interno del quale La Sibilla Cumana, sacerdotessa di Apollo, svolgeva la sua attività oracolare.
La Sibilla simboleggia l’essere umano elevato alla condizione soprannaturale, che gli permette di comunicare con il divino e di diffonderne i messaggi. Essa era considerata emanazione della saggezza divina, antica come il mondo e depositaria della primitiva rivelazione.

In quest’Antro, la Sibilla Cumana diveniva tramite tra l’essere umano e Dio. E’ questa la comunicazione che ogni uomo deve ricordare, risvegliare e riconquistare : il dialogo con il suo vero io profondo, divino e immortale, che non è altro che Dio dentro di sè.

"In attesa di coricarmi per sempre, da mille anni siedo in un sepolcro. Intenta a leggere un libro di una sola parola : Destino." Aforisma 204 del sistema simbolico ‘Finiti-Infiniti’ di Lorenzo Ostuni
 

Coscienza. "Vieni nel Mio Cuore e Fiuteremo Insieme La Coscienza."

Coscienza: dal latino “cumscire” ossia “sapere insieme” ed indicava originariamente un determinato stato interiore di un individuo.
Coscienza: consapevolezza che il soggetto ha di sè, del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e dell’insieme delle proprie attività interiori. In filosofia, la Coscienza rappresenta l’interiorità, il fare del ritorno alla coscienza e del raccoglimento in sè stessi, lo strumento privilegiato per cogliere verità fondamentali, altrimenti inaccessibili.

Ritratto : Indigeno della tribù Yanomami (Venezuela-Brasile), una delle tribù attualmente più minacciate del Pianeta.

Incisione su specchio
60cm di diametro

 

Incisione su specchio
60cm di diametro

Gesù della Misericordia. "Visita La Mia Anima e Suggeriremo Insieme La Compassione."

L’immagine originaria, fonte d’ispirazione per l‘incisione, e’ un dipinto del 1934 realizzato dal pittore E.Kazimirowski sotto la guida di Suor Faustina Kowalska (canonizzata da San Giovanni Paolo II), la quale, in profondi momenti di raccoglimento e preghiera, ricevette da Gesù stesso indicazioni sulla realizzazione dell’immagine, dalla quale gli uomini avrebbero potuto ricevere Misericordia.
Misericordia e compassione sono strettamente connesse. La prima e’ un sentimento generato dalla compassione per la miseria altrui, morale o spirituale.

Il verso della preghiera “Vieni nel Mio Cuore” di Ostuni a cui si ispira lo Specchio, parla di compassione. Chi contempla e coltiva quest’ultima, potrà riceverne dagli occhi misericordiosi di Cristo.

 

La Pace. "Visita La Mia Anima e Accenderemo Insieme La Pace."

Nella maggior parte delle culture del mondo la colomba bianca e’ simbolo di Pace.
Essa e’ associata alla purezza incontaminata, all’innocenza e alla Pace del cuore e dello spirito.
Nella Bibbia, la colomba torna all’Arca di Noè con un ramoscello d’olivo, annunciando la fine del Diluvio, e simboleggiando così la pacificazione dell’uomo con Dio.
La colomba e’ diventata simbolo mondiale dei movimenti di Pace; i pacifisti sono stati denominati "Colombe".

Essa è l‘incarnazione del principio sottile, etereo, utile per l’elevazione spirituale dell’uomo.

Incisione su specchio
60cm di diametro

 

Incisione su specchio
60cm di diametro

Rinascita. "Scendi nel Mio Essere e Berremo Insieme La Rinascita."

Secondo la mitologia egizia.
Iside e Osiride, figli del cielo e della terra, fratello e sorella, poi sposi.
Osiride, Dio dell’agricoltura, della morte, dell’oltretomba.
Civilizzò l’umanità insegnandole l’agricoltura; presiedeva la psicostasia, la pesatura dell’anima, di ogni anima, dopo la morte.
Iside, Dea della magia, della maternità, della fertilità.
Secondo il mito, essa recuperò e assemblò le parti del corpo dell’amato Osiride, ucciso dal fratello Seth, riportandolo alla vita, nuova vita. Per questo essi simboleggiano l’eterno ritorno, l’eterna rinascita.
Croce sullo sfondo: l‘Ankh e’ un antico simbolo egizio della vita. Iside ne ha uno in mano, come a simboleggiare la nuova vita che sta donando a Osiride.

 

La Luce di Dio. "Scendi nel Mio Essere e Ci Tufferemo Insieme nelLa Luce."

All’inizio il Creatore disse: "Sia la Luce!" e la Luce fu. Genesi 1:3
La Luce e’ la primordiale essenza dell’universo e tutta la vita e il movimento deriva da essa. E’ la forza vitale e dinamica della natura. Kabbala
"Camminate mentre avete Luce, perchè non vi sorprendano le tenebre; chi cammina nelle tenebre non sa dove va. Mentre avete la Luce credete nella Luce per diventare figli della Luce."Gesù
"Siamo nati dalla Luce, viviamo nella Luce, moriamo nella Luce. Siamo fatti di Luce. Ogni cosa e’ fatta di Luce. La scienza arriverà a questa comprensione attraverso un percorso molto lungo." Osho
"La Luce guarisce la vita perchè ripristina l’essere là dove era venuto meno."L.Ostuni

Incisione su specchio
60cm di diametro

 

Incisione su specchio
60cm di diametro

"Vieni nel Mio Cuore e Disegneremo Insieme La Comprensione."

"Lì, nel cuore di quelle foreste, sui Monti Virunga, tra i gorilla di montagna, lontano da tutto quello che conosci, da tutto quello che ti è stato insegnato, dalla scuola o dai libri, o dalle canzoni o dalla poesia, trovi la pace. L’affinità, l’armonia, finanche la sicurezza." dal film Istinto Primordiale

I gorilla di montagna.Creature nobili, rispettose dei loro simili e dell’ambiente che dà loro vita e nutrimento. I concetti di dominio e di distruzione non li appartengono. Ogni gorilla capo è capace di sacrificare la sua vita per la difesa della sua famiglia. Noi uomini, condividiamo con loro il 98% del nostro DNA. Eppure essi, non hanno dimenticato chi sono, non hanno perso la strada.

"Chi incontra lo sguardo di un gorilla, intelligente e vulnerabile, non può restare indifferente perchè la distanza tra noi e loro svanisce; comprendiamo che quella creatura vive ancora dentro di noi." G.Scheller - Naturalista e conservazionista

Se così è, che i gorilla dentro di noi possano aiutarci a ricordare e comprendere di essere nient’altro se non parte di ciò che ci circonda e non un essere con il diritto di distruggere il mondo intorno a sè e inevitabilmente, se stesso. Comprendere che tornando all’origine, potremmo regalarci un futuro.

 

"Scendi nel Mio Essere e Illumineremo Insieme La Fede."

La Danza del Sole dei Lakota Sioux.
C’è un campo tra le praterie. E lì, dove l’erba come onde del mare si lascia cullare dal vento, viene posto in piedi un Albero, scelto e tagliato il giorno precedente la cerimonia dal capo, della Danza. Su di esso, sui suoi rami, vengono legate le preghiere, consistenti in sacchetti contenenti tabacco. I tamburi suonano, i canti salgono al cielo.
Dal giorno successivo, la Danza ha inizio. E in quell’Albero, Dio è manifesto. I Danzatori, dall’alba al tramonto, danzeranno per quattro giorni. Nè acqua, nè cibo. Si trafiggeranno il petto, legando il loro corpo all’Albero attraverso una corda. E’ il legame spirituale - animico con Dio che avviene in quel momento. I loro pensieri, le loro preghiere, paure e desideri, vengono danzati, cantati e innalzati al cielo.
Ho preso parte alla Danza nel solstizio d’estate del 2011. Ed ho avuto la fortuna di incontrare Dio anche in questa forma di preghiera. Una forma nobile, umile e pura. Pochi, come loro, rammentano ancora la nostra connessione con la Natura. L’essere un tutt’Uno con essa. La natura, manifestazione di Dio. E non dimentico mai, che questi popoli hanno subito il più grande genocidio della storia. Di cui pochi parlano, e di cui pochi ricordano.

Incisione su specchio
60cm di diametro

 

Incisione su specchio
60cm di diametro

"Visita La Mia Anima e Stipuleremo Insieme L’Innocenza."

Mani di uomo giovane che offrono un fiore di loto ad un bambimo, simbolo di innocenza.

Saremo in grado di porre fine alle sofferenze provocate dall’uomo ai bambini?

Ricorderemo e riconosceremo la loro innocenza e purezza? E l’innocenza e purezza perdute e dimenticate del bambino, il puer, che è dentro di noi?

 

"Vieni nel Mio Cuore e Scioglieremo Insieme La Potenza."

Tutti gli aspetti del comportamento umano legati al mito, riflettono il desiderio di cogliere la realtà essenziale del mondo e le origini delle cose, ossia il centro, il punto di inizio assoluto quando furono creati gli uomini e il mondo. Nel linguaggio simbolico questo punto è immaginato come un asse verticale cosmico situato al centro dell’Universo, che attraversa il cielo, la terra e il mondo sotterraneo.
L’immagine, antichissima, è diffusa in tutto il mondo sotto forma di pilastro, asse ... o Albero. L’Asse del Mondo o Albero cosmico, mediatore tra le profondità della terra e le altezze dei cieli. L’Albero cosmico, quale via percorsa da Cristo, Buddha e Maometto per compiere la loro ascesa al cielo. L’Albero cosmico come colonna di fuoco, simbolo d’illuminazione intellettuale e spirituale. L’Albero cosmico come micro-rappresentazione dell’Universo. L’Albero cosmico e il suo legno, utilizzato per il fuoco e quindi associato al fumo che sale al cielo; il legno anche come materia prima per l’artigiano, e quindi legato alla conoscenza teorica e pratica e alla Saggezza. Il fuoco, che ha origine dall’Albero, e che dà vita alla luce che caccia le tenebre della notte.
Il legno come uno degli elementi archetipici costitutivi del cosmo e della vita, insieme al fuoco, all’acqua, all’aria e alla terra.
Tutto questo spiega anche come la vita vegetale non riveli soltanto una successione di ‘nascite’ e di ‘morti’. E’ grazie alla visione spirituale della vita che è possibile decifrare nel ritmo della vegetazione e nella forma fisica dei suoi elementi, altri significati tra cui l‘idea di rigenerazione e di immortalità; “l’Albero non diviene soltanto un modello per l’uomo, ma il suo più remoto antenato, la sua stessa origine.” - M.Eliade “Mitologia degli Alberi”.
L’Albero cosmico. In tutto ciò risiede la sua potenza e il suo valore nel nostro viaggio esperienziale di Anime sotto forma umana.
Il suo valore e la sua potenza, oggi insultati e privati di rispetto, e ai quali dovremmo invece ricorrere.
C’era un tempo, in cui l’uomo viveva così in simbiosi con l’albero, in contatto con il divino contenuto in esso, da vedere in lui l’origine stessa dell’Universo. L’Albero, manifestando la sua sacralità e la sua potenza, aiutava l’uomo a ricordare e a riconoscere la sacralità e la potenza insita in lui.

Incisione su specchio
60cm di diametro

 

Incisione su specchio
60cm di diametro

"Vieni nel Mio Cuore e Dipingeremo Insieme La Verità."

Australia.

"I miti aborigeni sulla creazione narrano di leggendarie creature totemiche che nel Tempo del Sogno avevano percorso in lungo e in largo il continente cantando il nome di ogni cosa in cui si imbattevano - uccelli, animali, piante, rocce, pozzi - e col loro canto avevano fatto esistere il mondo." tratto da "Le vie dei canti" di B.Chatwin

Ancora oggi gli aborigeni australiani realizzano incantevoli e magici dipinti che, attraverso i simboli, raccontano di storie legate a quel tempo lontano, il Tempo del Sogno. Con umiltà e forse senza diritto, ho deciso di raccontare un sogno.
Un sogno e forse un’utopia, ma sicuramente, secondo ciò che il mio cuore sente, una speranza, un ricordo primordiale e una grande verità : Noi siamo tutti Uno. Una sola cosa, una sola essenza. Non esserne consapevoli provoca caos, solitudine, paura, depressione, ansia. Alcuni dei mali attuali di questo mondo. Non racconto quindi un sogno già esistito, ma utilizzo la simbologia di questo millenario popolo per raccontare un sogno che possa un giorno prendere forma e plasmare la realtà che ci circonda. Nel sogno si racconta del cuore di ogni uomo, del suo risveglio e del suo ricordare l’unica verità che da quel giorno nessuno avrebbe più dimenticato:"Tutto è Uno. I nostri antenati, i nostri nipoti che devono ancora nascere. La vita che è ovunque." - aborigeno australiano.
I sette centri concentrici rappresentano il nostro pianeta secondo il modello dei sette continenti. Il cerchio al centro rappresenta l’uno originario da cui ogni cosa deriva. Ogni continente ed essere che ne fa parte - animale, vegetale, umano - ha origine dall’uno e ad esso è connesso e legato. Così ogni continente è connesso e legato all’altro, attraverso l’acqua. L’acqua e la sua importanza simbolica e sacrale. La religione, la filosofia e l’arte affidano all’acqua un ruolo primario per l’esistenza stessa di ogni manifestazione spirituale.
L’acqua come creazione, elemento di origine del mondo, grembo primordiale e sorgente di vita in una costante dualità tra bene e male. L’acqua come trasformazione, sintesi tra morte e rinascita. L’acqua che monda le colpe e i peccati. L’acqua che purifica. L’acqua che fa rinascere l’uomo.

 

La Libertà. "Visita La Mia Anima e Canteremo Insieme La Libertà."

Gli Ebrei e l'Esodo

"Allora Mosè e gli Israeliti, fuggiti dall'Egitto che li aveva resi schiavi, cantarono questo canto al Signore e dissero : Voglio cantare al Signore perché ha mirabilmente trionfato.. ..Mia forza e mio canto e' il Signore, egli è stato la mia salvezza." Esodo capitolo 15

Gli Ebrei e l'Olocausto

Un treno verso la Morte. Ma fuori dal Tempo, inciso su uno specchio, quel treno percorre il binario della libertà e viaggia, leggero su quella terra che vide la luce, all'innalzarsi verso il cielo delle acque del mare. Quel mare che fu terra, calpestata dagli uomini guidati da Mosè, e che fu poi di nuovo mare. L'unico viaggio che il popolo ebraico avrebbe dovuto affrontare, come fu nell'Esodo, sarebbe dovuto essere quello verso la libertà. Non verso l'annientamento della persona, non verso la fine. Non verso l'odio, non verso la cecità, verso il caos, verso la dimenticanza. Ma fu così, verso il veder nulla attraverso i propri occhi e negli occhi di ogni uomo morente numerato, schedato e di dignità nudo, se non ciò che si credeva giusto per una ragione irragionevole, e non vedere invece nell'altro null'altro che se stesso. Così amo immaginarlo. Un treno verso la libertà, dalla musica delle maestose acque guidato. Che ogni uomo che è e sarà abbia il diritto e il coraggio di essere libero, libero in senso lato. libero di esistere, libero di conoscersi e riconoscersi e amarsi e amare. Libero di scegliere. Libero di cantare verso l'alto e al mondo se stesso e la sua scelta.

Incisione su specchio
60cm di diametro

 

 


Incisione su specchio
60cm di diametro

"Vieni nel Mio Cuore e Modelleremo Insieme La Saggezza."

La Dea Paleolitica. Luogo di ritrovamento : Basilicata. E tutto ciò che le concerne. "Il mistero di nascita, morte e rigenerazione della vita umana, di tutta la vita sulla Terra e nell'intero cosmo". Ella, che era ed è fonte unica di tutta la vita, assumeva l'energia dalle sorgenti, dall'umida terra, dalla luna e il sole. L'antico mondo della Dea era "costituito da un ordine sociale in cui le donne, sacerdotesse o vertici di clan, giocavano un ruolo centrale. L'Europa Antica e, come hanno affermato vari studi antropologici, quasi tutte le comunità del mondo, erano gilanie ( strutture sociali in cui c'è uguaglianza tra i sessi ), sistemi sociali equilibrati, né patriarcali nè matriarcali. Con un'agricoltura altamente sviluppata e grandi tradizioni architettoniche, scultoree e ceramiste. Questo, fino al 3000 a.C quando popolazioni Indo-europee che, con il loro odio, la loro guerra e violenza, trasformarono la cultura dell'Europa Antica da gilanica a androcratica, da matrilineare a patrilineare." Tuttavia, la religione della Dea e i suoi simboli sopravvissero. Il dominio maschile di ormai 5000 anni fa ancora permea le nostre vite, ma un vento nuovo ci parla di un'eredità che non conoscevamo, ma che mai è morta dentro di noi. In Origine, era una coscienza gilanica. Un mondo di pace, in consonanza con le energie creative della Natura. Come l'Acqua modella la Pietra, fa che la Dea col suo Mantello levighi, modelli, addolcisca e culli la Tua Anima, risvegliando la saggezza insita in Te. Una saggezza millenaria.. Gilania Saggezza è Gilania. È Equilibrio. Armonia. Rispetto. Assenza di giudizio e violenza. Uguaglianza. Unione Fonti : Maija Gimbutas "Il linguaggio della Dea"

 

 


"Vieni nel Mio Cuore e Sceglieremo Insieme L'Energia."

Noi siamo Energia. Luce. E Amore. Non semplice Corpo. Intorno a noi, un Campo di Luce ed Energia, o Aura, contenitore delle nostre emozioni, delle nostre esperienze raccolte nel Tempo, della storia di ognuno di noi. Del nostro Karma, della nostra Anima. Il campo circonda e compenetra il corpo fisico. È Parte dell'energia universale connessa con ognuno di noi. Esso ci ricorda chi siamo. Chi siamo nei confronti dell'altro, nei confronti del Tutto. Il nostro campo interagisce col campo di ogni cosa e di ogni vivente. È la prova del 'Tutto è Uno'. È la prova che siamo più di semplice polvere. Uno squilibrio nel campo, si manifesterà come malattia fisica o psicologica. Occuparsi dell'Anima con il linguaggio che le appartiene, il linguaggio energetico, significa guarirla. Possiamo farlo. Su noi stessi e sugli altri. Occorre riconoscerla. Quell'Energia. Riconoscerla, Ricordarla. Sceglierla.

Incisione su specchio
60cm di diametro

 

 


Incisione su specchio
60cm di diametro

"Vieni nel Mio Cuore e Libereremo Insieme L'Amore."

Nel nucleo interno di ognuno di noi, ruotano 7 centri di energia : i chakra,"vorticanti intersezioni di forza vitale. Insieme, essi costituiscono una formula di completezza che connette mente e corpo, spirito e materia, passato e futuro, cielo e terra. Individualmente, in quanto componenti archetipi della coscienza, riflettono i differenti aspetti della coscienza stessa, essenziali per la nostra vita. I chakra sono centri di attività per la ricezione e assimilazione (dall'esterno) e trasmissione (dall'interno del nostro corpo) dell'energia vitale." Esiste quindi una continua interazione tra l'energia vitale emessa e trasmessa dai chakra e quell'energia emessa e trasmessa dal mondo esterno. "Ciò che generiamo determina molto di ciò che riceviamo ! I chakra dimorano nel nostro corpo sottile (corpo psichico non materiale), ma si intrecciano anche col corpo fisico all'interno del quale corrispondono ai principali gangli nervosi che fuoriescono dalla spina dorsale e alle ghiandole del sistema endocrino." Per questo si ritiene che i chakra, ognuno dei quali corrispondente a una particolare area e a particolari organi, generino la forma e il comportamento del nostro corpo. Quest'ultimo è molto spesso stagnante, come anche i meccanismi della nostra mente; ciò, a causa delle paure, dei limiti, dei blocchi e del ripetersi di vecchi schemi (legati anche alle vite precedenti) che accompagnano la nostra vita e che determinano la forma e il contenuto dei nostri chakra. Tutto questo può essere superato attraverso una profonda 'pulizia' e rinascita che deve avvenire nell'intero sistema chakrale e così, risonante in tutto il nostro essere portando a una sempre più profonda comprensione ed espansione della coscienza. L'Amore, tema dell'opera, abita nel 4' chakra, al di sopra dello sterno, corrispondente al Cuore, al plesso solare, ai polmoni, al pericardio e alla ghiandola timo. Qui vive l'Amore, punto d'incontro del completo sistema dei chakra. L'Amore incondizionato, compassionevole e libero che si irradia ovunque e crea unione tra le forze esterne ed interne, tra le forze al di sopra e al di sotto. "Il Simbolo del 4' chakra, nell'opera contemplato dalla coppia, è costituito da 12 petali (i chakra sono anche detti 'loto' dal sacro fiore indiano e come i fiori, i chakra possono essere chiusi o aperti a seconda del nostro stato di coscienza. Ognuno dei 7 chakra e' composto simbolicamente da un determinato numero di petali e simboli al loro interno). I petali del 4' chakra circondano due triangoli intersecantisi che formano una stella a 6 punte : ciò simboleggia da un lato la discesa dello spirito nel corpo e dall'altro l'ascesa della materia verso l'incontro con lo spirito. Il risultato di questa unione, e' l'equilibrio. Nella parte inferiore della stella, vi è un'antilope, raffigurante la libertà. Al centro del chakra vi è il seme di Shiva e in alto a destra sono raffigurati Shakti e Isvara, Dio dell'unità." Shiva e Shakti. "Nella mitologia induista, l'universo e' creato dalla combinazione di queste due divinità. Shiva, il principio maschile, privo di forma, e' il potenziale divino inattivo e la coscienza pura immanifesta. È colui che eliminando la forma rivela la coscienza. Shakti e' la controparte femminile; e' la creazione e la madre dell'universo. È colei che ha creato Maya, ossia quel velo, quella realtà illusoria in cui tutti noi viviamo. Lei è la forma. E' ciò che è manifesto. Tuttavia Maya non è la coscienza, ma una sua proiezione. Ognuna delle due divinità non può esistere senza l'altra. " Attraverso la loro unione, la loro danza e il loro abbraccio eterno, Shakti potrà creare l'universo ma solo attraverso il seme di Shiva. Così, la coscienza di Shiva potrà discendere e permeare l'universo ma solo attraverso l'unione con Shakti. "Shiva e Shakti esistono entrambi dentro ciascuno di noi e insieme ci donano la possibilità dell'illuminazione dal velo di Maya, della libertà personale, della rinascita e della realizzazione della coscienza sepolta e dell'equilibrio dentro di noi e con l'altro. Le due divinità sono come due correnti di energia: la corrente discendente viaggia dalla coscienza pura fino al piano manifesto; la corrente ascendente porta invece alla liberazione personale, dai limiti e dal velo. Ma entrambe sono necessarie. Siamo qui per manifestarci e insieme salire verso l'alto, esprimere la nostra essenza e raggiungere stati dell'essere alti e globali, sempre più ampi. Ma per farlo, dobbiamo comunque adeguarci a dei limiti e stabilire forme e confini." L'equilibrio di queste correnti porterà alla realizzazione e all'Amore. Come tra Shiva e Shakti, l'equilibrio consisterà nel comprendere che l'altro è il mio specchio ed io sono il suo. La forma del mio essere potrà essere definita dallo sguardo dell'altro posato su di me. La sua coscienza e la mia potranno divenire tali ed elevarsi grazie a quella continua danza e a quell'abbraccio che ci legherà nel tempo. L'equilibrio, per esistere, ci porterà a porre dei limiti i quali, per evitare la caduta e il fallimento, non dovranno mai ostacolare quella libertà individuale che non è altro che la via unica e personale di ognuno di noi di esprimere la nostra essenza divina e così elevarci verso quel luogo da dove abbiamo avuto origine. L'Amore, e' aiuto reciproco. È Shiva e Shakti. È creazione e coscienza, insieme. È la libertà di espandere e di esprimere al massimo ciò che abbiamo dentro. L.Ostuni : "Nel rapporto con l'altro, la domanda fondamentale che dovrai porti sarà : con quest'uomo, con questa donna, posso vivere la massima espansione della mia personalità o no? Da ciò che risponderai, discenderà la Giusta Decisione. Il resto è silenzio." Fonti : "Chakras" di Anodea Judith

 

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